L’articolo 228, comma 3, del D.Lgs. n. 267/2000 stabilisce che gli enti locali devono, annualmente, provvedere, prima dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi, al riaccertamento degli stessi. L’adempimento consiste nella revisione delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui e della loro corretta imputazione in bilancio, secondo l’art. 3, comma 4, del D.Lgs. n. 118/2011 ed in conformità con il principio di competenza finanziaria “potenziata”. La ricognizione dei residui deve essere compiuta tempestivamente per consentire alla Giunta di adottare, entro i termini previsti per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio precedente, le opportune variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato ed agli stanziamenti correlati necessarie alla reimputazione delle entrate e delle spese riaccertate.
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“Riaccertamento ordinario dei residui 2024” composto dalla Guida operativa al riaccertamento
parziale dei residui (a cura di Ebron D’Aristotile), dalla Guida operativa al riaccertamento
ordinario dei residui (a cura di Ebron D’Aristotile) e dai seguenti modelli (a cura di Alessandro
Ghionni):
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